lunedì 12 luglio 2010

Chi nel Pdl mi critica si prenda la responsabilità di abbandonare i giovani

Caro Direttore, leggendo oggi la rassegna stampa mi rendo conto di come gli insulti, le risse e le sceneggiate napoletane verificatesi in Parlamento rischino di coprire la sostanza del ddl del governo sulle Comunità Giovanili, sul quale vorrei provare a fare chiarezza.


Le Comunità Giovanili non sono altro che centri per l’aggregazione dei giovani. Spazi comunali, caserme in disuso, immobili confiscati alla criminalità organizzata, in cui una libera associazione possa svolgere attività di vario tipo. Dallo studio al teatro, dalla musica ai cineforum, dallo sport al volontariato, e molto altro. Il tutto in un contesto democratico di elettività delle cariche direttive, trasparenza nei conti, legalità, assenza di fini di lucro. Tutto qui. Eppure, in queste ore mi è toccato ascoltare una serie incredibile di falsità da parte di esponenti politici chiaramente in malafede o troppo pigri per leggere il disegno di legge. Particolarmente, brucia l’accusa rivoltami di voler destinare fondi a non si sa bene quale realtà amica. Il ddl non stanzia nuovi fondi al mio ministero: i fondi ci sono già, stanziati anni fa proprio per le Comunità Giovanili. Io avrei potuto utilizzarli senza una legge. Invece ho scelto di vincolarli perché possano dare vita a qualcosa capace di sopravvivere al governo Berlusconi o al ministro Meloni. E ho scelto di confrontarmi col Parlamento affinché questa novità fosse il più possibile condivisa.

Poi si può anche dire, come ha fatto qualcuno con espressioni infelici, che in tempo di crisi questa idea per i giovani sia troppo generosa o statalista. Legittimo. A patto che mi si spieghi quale grande emergenza nazionale si risolverebbe con 12 milioni di euro. A patto che nessuno si azzardi più a parlare di «disagio giovanile», «prevenzione sociale», «emergenza educativa» con grandi promesse in campagna elettorale. Questa legge non risolverà il problema del lavoro che non c’è, degli stipendi precari e da fame o della pensione, ma è la prima legge a loro dedicata da almeno tre legislature. È curioso che i più fervidi oppositori del provvedimento, a parte le abituali volgarità di Idv, siano stati alcuni parlamentari Pdl. Investire pochi milioni di euro per dare a migliaia di giovani un’alternativa alla droga e alla criminalità è così vergognoso? Io penso di no e intendo andare avanti.

Del resto, sono solo una persona coerente che non dimentica da dove viene. Racconto questo sogno delle Comunità Giovanili nelle piazze e nelle assemblee studentesche fin dai tempi del liceo. Continuo a farlo da ministro, con la passione di chi crede in quello che fa. Non c’è solo una bella storia politica a supportarmi in questo impegno o la solidarietà generazionale che mi si è riversata addosso in queste ore. C’è anche una promessa fatta a Scampia, in mezzo a palazzoni scrostati e un’aria pesante come il piombo, di fronte a un nugolo di studenti che meriterebbero la nostra mobilitazione, piuttosto che vedere il Pdl scaricare sui giovani, l’anello debole di questo tempo vigliacco, la propria difficoltà a risolvere i conflitti interni.




Ministro della Gioventù




Fonte: il giornale

Campo Cyrano 2010


Si è concluso anche quest'anno il Campo Cyrano, il campo studentesco organizzato dai giovani del PdL. In questa edizione, che si è tenuta sempre a Sorrento, si è parlato di vari temi. Il primo giorno abbiamo incontrato il ministro Meloni, la quale si è soffermata sul tema caldo dell'ultima settimana e cioè le comunità giovanili. I ministro ha espresso la sua delusione e rabbia per la mancata approvazione della legge che è anche una storica battaglia della nostra comunità. Nel secondo giorno si è tenuto un dibattito sul Risorgimento con il dott. Fracassi, dott. Genovesi e il dott. Pizzo i quali si sono soffermati sull'importanza di alcuni personaggi di quell'epoca che combattevano per l'Italia confrontandoli con i giovani di oggi che combattono per le battaglie politiche quotidiane ovviamente senza il bisgono di armi. In serata invece abbiamo intervistato Marcello Veneziani, famoso filosofo della destra, che ha ribadito il bisogno di una rivolta contro il sistema delle scuole e di rovesciare il 68. Veneziani ha dato come consiglio ai giovani di mettere insieme azione e passione per recuparare un senso di amore per la patria nell'era la globalizzazione. Nell'ultimo giorno abbiamo avuto la consueta plenaria, nella quale abbiamo analizzato il lavoro fatto da Azione Studentesca nel corso degli anni. Siamo arrivati a cento e nella maggior parte dei casi si può solo peggiorare. Vogliamo lanciare una nuova sfida e ripartire da un movimento che possa rappresentare non solo noi stessi ma tutti gli studenti, sempre con la stessa rabbia e con l'amore che ci contraddistungue.

sabato 3 luglio 2010

Ciao Pierlugi


Il 2 luglio ricorre l'anniversario della scomparsa di Pierluigi De Paola, consigliere del XVIII municipio, e militante di lungo corso sul territorio, a sostegno dell'Idea, della propria gente, del proprio popolo.

ciao Pierluigi.